È un disco che punta all’essenza e incita all’essenziale. Essenziali e di poche parole anche i testi, che regalano suggestioni più che concetti e hanno il principale obiettivo di nutrire la bellezza. Preghiere o mantra se preferite, nati "nel silenzio", nella gioia delle piccole emozioni e nel Sacro. Alcuni brani sono cantati in dialetto diventando pietra dove poggia l’intera appartenenza dell’artista. Il legame con la storia e il suo territorio che fu Magna Grecia, si evince anche nel brano "Le stelle" rifacendosi alle teorie pitagoriche della connessione tra i suoni e gli astri. In questo brano si avvale della preziosa collaborazione e degli echi sciamanici della possente voce del musicista madrileno Luis Paniagua. Le strutture musicali sono trame che intrecciano vibranti armonie, semplici e al contempo potenti;suoni e ritmi danzano con tutti gli elementi della Natura, anche grazie agli archi e le chitarre elettriche suonati da Massimiliano Gallo e a Andrea Seki che “nel cerchio” con la sua arpa celtica muove bardici suoni che scaglia come sortilegi. Primordiali archetipi si trovano nel brano dedicato a "L'acqua", elemento che in alcune leggende e tradizioni la vede generatrice dell’universo, il testo di questo canto successivamente diventa pretesto per denunciare quello che oggi è diventato l’uomo: testimone di questo secolo dove "cieca è la saggezza e inutile è la bellezza che si atrofizza bieca". Nelle canzoni il tema sociale spesso è sottaciuto come nella metafora della “Sirena stanca” che navigando su uno dei tanti barconi che solcano il Mediterraneo, riesce a trovare la liberazione con il potere dell’immaginazione danzando nel vento. È lo stesso mare, attraversato “dal grecale” e da echi lontani che ritroviamo nei canti tradizionali grecanici di aremu rindhinedda e Kalinifta. Nuovo e più bello è il Mondo che “la luce” con il suo bagliore illumina, capace con il suo potere di sciogliere anche la prima pietra deposta per la costruzione della Torre di Babele. Questi sono i tratti nascosti tra le pieghe dell'inventiva che vengono narrati con la convinzione che la fantasia della mente può più che le denunce esplicite. Semplicemente "Fai che accada" ...con l'auspicio che noi Esseri vibranti possiamo presto recuperare la saggezza e tornare ad inebriarci dinanzi la bellezza.
credits
released March 6, 2024
Titolo: FAI CHE ACCADA
Artista: BIAGIO ACCARDI
Biagio Accardi: Voce, mandola, guitalele, tamburi, synth, arpa lira, percussioni (gong, campane tibetane, bastone della pioggia, shaker, rami di alloro, timpani)
Massimiliano Gallo: Viola, Violino, Basso, Chitarre elettriche
Roberta Sestito: cori
Andrea Seki: Arpa Celtica “Nel cerchio”
Daniele Sanfilippo: Chitarra e basso “Nel cerchio”
Deborah Perri: Cello “Nel cerchio”
Luis Paniagua: Voce “Le stelle”
Audio recording, mixaggio e mastering: Massimiliano Gallo
Etichetta: Talìa Produzioni
Biagio Accardi, performer, viaggiatore, autore di canzoni. Le sonorità delle sue composizioni sono ispirate al panorama
della World Music e vengono considerate “un affresco poetico e ammaliante dall'intenso potere arcaico” Ha in attivo una discografia da solista, da cui trae le musiche per le esibizioni live. Negli ultimi anni è impegnato nel comprendere il potere “terapeutico” della musica....more